giovedì 31 gennaio 2013

torta di laurea








In realtà questa torta è stata fatta per una ragazza, e non per un ragazzo, come il personaggio interpretato da Dustin Hoffman nel 1967, e questo film, che c'entra con la torta, a rivederlo è ancora più triste di come lo ricordassi. Vale però la pena di buttare un occhio non fosse altro che per la colonna sonora... E per una riflessione sul dopo laurea dei giovani di oggi....
Ma bando alle tristezze! Questa è la torta di laurea realizzata da Viola, con un mio contributo a livello di torta base.  Un ripiano è fatto di torta di mele (l'amica di Viola voleva necessariamente una torta di frutta, l'aveva chiesta di fragole, ma data la stagione le fragole fresche erano introvabili, e voi sapete coma la pensiamo sull'aroma di fragola....), farcita con una crema pasticcera alla mela, un altro di Victoria sponge cake farcita con crema pasticcera e l'ultimo (il cappello) di pan di spagna farcito alla crema al burro alla vaniglia.
La copertura è di pasta di zucchero.






Rifinitura del primo volume, per rendere l'idea dello spessore della copertina in cuoio. Le foto non rendono giustizia, ma davvero era un bell'effetto
Il secondo volume è stato antichizzato con una generosa spolverizzata di zucchero a velo, tirato poi con la spatolina.

Questo è il mio personale contributo alla decorazione. Determinante, che ne dite?


domenica 27 gennaio 2013

Merluzzo per grandi e piccini, celiaci e non




Questa ricetta la sentii alla televisione dieci o più anni fa, e mi sembrò da subito "il bu'o alla 'onca", come si dice da noi, ovvero una cosa banale ma efficace e in alcuni casi risolutiva. Vi immaginate, infatti, che fatica dovesse essere svuotare le conche d'acqua prima che vi si inventasse un buco? Che  il buco sia nato con la conca? Mah?! Comunque, non siamo qui a disquisire se sia nata prima la conca o il buco della conca, ma per descrivere una ricetta che può servire: 1) a risolvere velocissimamente una cena; 2) a far mangiare il pesce ai bambini e a chi di solito non lo gradisce 3) a far mangiare qualcosa di simile ai bastoncini di pesce a chi è intollerante al glutine. Tutto ciò senza ricorrere a questi ultimi, che, comunque la pensiate, se si evitano è meglio.

Ingredienti per 4 persone
500 grammi di merluzzo o altro pesce in filetti
350 grammi di panatura di mais (io l'ho comprata alla dico: 500 grammi per 0,90 centesimi: è buonissima- e non faccio per pubblicità)
sale q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
prezzemolo essiccato q.b.



Procedimento
Mescolate il preparato per panatura con un cucchiaino di sale, un po' di prezzemolo essiccato e tanto olio quanto basta per renderla tipo sabbia- bagnata- da castello. Ungete con un pennello da cucina una pirofila e applicate un primo strato di panatura, poi il pesce sciacquato e scolato e altra panatura fino a coprirlo completamente. Irrorate con pochissimo olio evo. Non aggiungete altro sale, visto che quello che avrete messo nel preparato di mais dovrebbe bastare. Eventualmente aggiungetelo dopo.


Infornate a 180 gradi per dieci minuti, poi abbassate il fuoco a 160 e tenete la preparazione altri 10 minuti





mercoledì 23 gennaio 2013

torta lolita quasi passo dopo passo, ovvero: come ti camuffo una Victoria sponge cake



Questa è una torta che purtroppo è stata un po' sprecata, visto che la destinataria non è stata raggiunta causa  maltempo


Almeno servirà a postare la ricetta di questa preparazione buonissima, che ha sostituito il pan di Spagna in tutte le nostre torte, visto che non necessita di bagna, è buonissima e stabile tanto da poter accogliere creme e farce e abbastanza consistente da reggere tutti i vestitini e i nastri che una Gotic Lolita possa desiderare su una torta...

Ingredienti
225 grammi di farina 00
300 grammi di zucchero
225 grammi di burro
4 uova
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 bustina di vanillina

Procedimento
Sbattete il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara.

Aggiungete un tuorlo alla volta finché tutti non saranno amalgamati



Unite all'impasto di burro, zucchero e tuorli  farina, lievito e vanillina setacciati, poco alla volta.

Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale.

Aggiungete all'impasto gli albumi montati

 Imburrate e infarinate una tortiera dal cerchio apribile e versate fino alla metà dello stampo, cercando di fare un incavo nel centro dell'impasto, dove è prevista una lievitazione più accentuata

Infornate in forno caldo a 180° per 30 minuti, poi abbassate il calore a 150 e continuate altri 10 minuti o più, finché lo stuzzicadenti non vi segnalerà la fine della cottura.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera:
Ingredienti
4 tuorli
500 grammi di latte
150 grammi di zucchero
50 grammi di farina o fecola di patate
1 bustina di vanillina

Procedimento
Stemperate i tuorli in poco latte con lo zucchero


Aggiungete la farina (o la fecola) setacciata.

 Intanto avrete riscaldato altro latte, che verserete quando uova, zucchero e tuorli saranno ben amalgamati; da ultima aggiungete la vanillina, anch'essa setacciata

Continuate a cuocere a fuoco lentissimo per far addensare la crema, non stancandosi mai di mescolare.


Aspettate che la torta sia tiepida per poterla sformare, ponetela su una griglia a raffreddare e quando sarà completamente fredda tagliatela in due orizzontalmente e lasciatela ancora su una griglia. Solo quando sarà a temperatura ambiente potrete farcirla con la crema, anch'essa nel frattempo raffreddata. Mettete lo strato inferiore della torta con sopra la crema almeno un'ora in frigo e poi ricomponetela. Aspettate qualche ora prima di coprirla con una crema ganache. 

Crema ganache
250 grammi di cioccolato (fondente, al latte o bianco)
200 grammi di panna da montare 
Procedimento
Fate fondere 180 grammi di cioccolato; fate bollire la panna qualora fosse fresca, scaldare se a lunga conservazione. Quando il cioccolato sarà fuso aggiungere la panna e amalgamare.


    Per raffreddare la ganache aggiungete il restante cioccolato tritato molto finemente. Quando la crema sarà tiepida spalmatela sulla torta. Fate consolidare la torta in frigo per qualche ora (anche per tutta la notte).


Questa decorazione è stata realizzata da Viola interamente con pasta di zucchero, con l'ausilio di un tappetino- stampo in silicone. A presto la riprenderò in un video tutorial (giusto il tempo di imparare come si fa... dunque non troppo a presto, a pensarci bene...)



Cupcakes alle 4 creme

Dovremo allestire un piccolo rinfresco (certo che questa parola è proprio bruttina, se uno ci pensa...e poi, cosa vuol dire? Lo può consumare solo chi ha caldo?) per la presentazione di una ditta in negozio da mia madre; così abbiamo fatto una campionatura di vari cupcakes da servire in quell'occasione. Tra le cose da prendere in considerazione c'é: 1) la necessità di offrire qualcosa di carino, che si adatti ad una boutique, ovvero più raffinato delle solite pizzette 2) abbastanza originale, di certo più di uno squisito bigne o di una altrettanto squisita sfogliatella 3) ma anche "a porter", ovvero che si mangi facilmente e non sbricioli molto. Inizialmente avevamo pensato a questi cups piuttosto voluminosi (9 cm di diametro), una sorta di un pezzo unico da prendere e mangiucchiare senza piattini di sorta... Ma la pasta frolla, questa è di Kamut, visto che mia madre è anche lei come me intollerante al glutine, inevitabilmente sbriciola. 


Pertanto, sono stati subito bocciati, anche se non certo per il sapore.
La ricetta della pasta frolla è la solita:
250 grammi di farina di Kamut
150 grammi di burro
100 grammi di zucchero
2 tuorli d'uovo
qualche cucchiaio di latte freddo per regolare l'impasto al bisogno

L'impasto è a fontana o con il robot, come per tutte le pastefrolle del mondo. Stavolta non sono stata a coprire le cups con la carta da forno e il riso; l'ho solo bucherellata e via in forno...

Una volta stabilito che la dimensione doveva equivalere ad un solo boccone, la scelta è andata su questi, il cui impasto è quello della Victoria sponge cake (la ricetta al post prossimo venturo)



Il pirottino, sebbene sia piccolo, crea invece altri problemi: deve essere asportato (credo che al vernissage non ci saranno capre, né topi e dunque la carta potrebbe essere un ingrediente sgradito) e gettato..ma dove? Ad una festa i contenitori sono sempre presenti, e per quanto questa possa essere elegante li si può sempre nascondere sotto una mimetizzazione chic. Ma in un negozio, tra l'altro piuttosto piccolo, non si possono mettere un numero imprecisato di bidoncini della spazzatura, per quanto tu li possa rendere eleganti! Dunque i cups di 6 cm di diametro sono risultati la scelta vincente.
Ma soprattutto stavolta ci siamo sbizzarrite nelle creme. Mentre per i cups avevamo finora sempre pensato ad una base di crema al burro, per la stabilità che questa consente di mantenere, stavolta abbiamo osato, mescolando diverse creme ma escludendo l'ingrediente "burro", per il quale mia madre ha una vera e propria idiosincrasia. Ne abbiamo provata anche una completamente senza latte: eccola

Crema Chantilly senza latte e senza glutine
Ingredienti
2 tuorli d'uovo
100 grammi di latte di soia
80 grammi di zucchero
25 grammi di amido di mais
1/2 bustina di vanillina
200 grammi di panna vegetale già zuccherata
1 cucchiaio di preparato per tenere la panna montata
Procedimento
Mescolate tuorli e zucchero con poco latte, aggiungete l'amido di mais e la vanillina e, quando tutto è ben amalgamato, aggiungete tutto il restante latte di soia e ponete sul fuoco fino a che la crema non si sarà addensata.
Fate raffreddare mescolando ogni tanto per evitare che si formino veli o grumi e, una volta che la crema sarà ben fredda, aggiungete la panna vegetale montata, a cui avrete aggiunto il preparato per stabilizzare la panna montata.

Queste invece le ricette delle altre creme, che abbiamo utilizzato da sole o mescolate tra loro.
Crema al triplo cioccolato
Ingredienti
100 grammi di crema pasticcera
25 grammi di cacao in polvere zuccherato
80 grammi di cioccolato fondente
2 cucchiai abbondanti di crema spalmabile alla nocciola (noi non usiamo la nutella)
Procedimento
Si rasenta il paradosso degli americani che mettono le istruzioni anche sui pacchetti di chewingum, ma già che ci sono....Amalgamate le creme con un cucchiaio, ovviamente dopo aver fuso il cioccolato fondente; lo sbattitore elettrico è sconsigliabile. Qui la consistenza della crema è data dall'aggiunta del cacao in polvere e del cioccolato fondente che si ricompatta una volta raffreddato.

Crema al mascarpone e cioccolato
Ingredienti
100 grammi di crema al cioccolato
100 grammi di mascarpone
25 grammi di zucchero a velo
Procedimento
Come sopra; però prima dovete incorporare lo zucchero a velo al mascarpone; se macinate lo zucchero normale con macinino il risultato sarà migliore e non avrà nessun retrogusto chimico. Per questa prima operazione l'uso dello sbattitore è consigliato; per la fase successiva meno.

Crema chantilly al mascarpone
Ingredienti
100 grammi di crema chantilly
100 grammi di mascarpone
25 grammi di zucchero a velo
Procedimento
Esattamente come sopra (stavolta sembra la fiera delle ovvietà...). Se preparate la crema chantilly appositamente per questa preparazione, potrete evitarvi il prodotto per fissare la panna, visto che il mascarpone è piuttosto compatto e fa le veci del burro (nella crema al burro).


Le decorazioni sono di pasta di zucchero, realizzate con gli stampini ad estrusione, e di mompariglia oro e argento, che tra l'altro scolorisce molto meno della normale mompariglia colorata.

Questa ricetta partecipa al contest








martedì 22 gennaio 2013

PREMIO DARDOS: ECCO I NOMI!


Dopo una faticaccia inaudita ecco i nomi di chi, secondo noi, merita il premio Dardos: stavolta è stato particolarmente difficile, perché amiche e amici carissimi lo hanno già ricevuto, diversi di voi non hanno tempo di far girare i premi, e perché basta vagare un po' per la blogosfera per capire che 15 nomi non bastano. Ma da qualche parte si doveva pur cominciare... Li abbiamo messi già in forma di link così i nostri lettori e le nostre lettrici potranno vedere subito i premiati. Ah; idealmente questo premio lo conferiamo a tutte/i voi!!!! 
p.s: l'ordine è puramente casuale, altrimenti ci voleva un'altra giornata....
p.s. bis: Di nuovo grazie a Minù che ha pensato a noi e grazie a tutte/i voi 106 che ci siete vicine/i.

Con un abbraccio

Cecilia e Viola

http://dexteraliena.blogspot.it/

http://dolciepasticcibyje.blogspot.it/

http://incantesimodellozucchero.blogspot.it/

http://cartaecuci.blogspot.it/

http://iprofumieisaporidicasa.blogspot.it/

http://i-dolci-di-vale.blogspot.it/

http://monydelfina.blogspot.it/

http://bruna63.blogspot.it/#uds-search-results

http://micioabordo.blogspot.it/

http://laclassedellamaestravalentina.blogspot.it/

http://www.zollettedizucchero.it/

http://www.zuccheramente.com/

http://wwwmammadibea.blogspot.it/

http://donicreativi.blogspot.it/

http://farfuglia.blogspot.it/2013/01/la-foto-della-domenica-2013.html

AH! Siccome è tardi e domani io devo aprire scuola, e Viola possibilmente deve andare nella sua (!) non abbiamo ancora fatto in tempo ad avvertire tutti i premiati. Chi tra di loro passerà di qui per caso avrà una sorpresa....

Il premio Dardos

Da Mina, del blog " Minù e i suoi pasticci"* riceviamo di nuovo il :
Il premio venne creato dallo scrittore spagnolo Alberto Zambade che nel 2008 inventò nel suo blog "El Pequeno Dardo" un premio da consegnare ai primi quindici blog selezionati da lui.  Da quel momento il premio iniziò a circolare su internet. Secondo il suo creatore, questo premio vuole "riconoscere il valore di ogni blogger, per il suo impegno nella trasmissione di valori culturali, etici, letterali e personali".  Il premio dovrà essere riconsegnato a 15 blogger.

*http://ipasticcidiminu.blogspot.it/2013/01/un-nuovo-premietto.html

Ringraziamo Mina e con gratitudine e solerzia ci metteremo (anzi, ci siamo già messe) all'opera per tornare a far girare il premio. 
A presto

torta di kamut ai porri e bacon


E' vero, sono entrata nel trip delle torte di verdure. Questa è l'ultima di quelle provate. Purtroppo non ho fatto in tempo a fotografarla appena sfornata, perché ho lasciato questo ingrato compito ai ragazzi, avendo io un impegno. Al mio ritorno la torta non era più intera....

Ingredienti per la frolla salata
250 grammi di farina di kamut
125 grammi di burro
1 tuorlo d'uovo 
mezzo bicchiere di acqua fredda
sale q.b.


Procedimento
Impastate velocemente gli ingredienti come volete (con il robot o manualmente) e mettete la frolla frigo almeno per mezz'ora. Nel frattempo accendete il forno a 180°.



Spianate la pasta e mettetela in una tortiera, bucatela con i rebbi di una forchetta, copriretela con un foglio di carta da forno su cui metterete un discreto quantitativo o di riso o di fagioli. Una raccomandazione: non buttateli ogni volta, per favore! E' uno spreco davvero inutile. Basta metterli in un barattolo chiuso ermeticamente una volta raffreddati. Andranno avanti per anni. 


Ingredienti per il ripieno
700 grammi di porri
200 grammi di pancetta affumicata
1 uovo
1/2 bicchiere di latte
sale q.b. (ops, non li ho ritratti- scusate tanto)


Procedimento
Pur non dimenticando mai il fatto che avete la frolla nel forno, affettate i porri 




e stufateli con polio olio finché non avranno perduto un po' della loro tipica tonicità. Aggiungete poi la pancetta affumicata tritata (io lo faccio col tritatutto, dopo aver tolto le parti troppo grasse o troppo dure a mano)






Quando la frolla sarà cotta mettete i porri e la pancetta sul fondo e coprite con l'uovo sbattuto nel latte. Potete fare un bordo con dei biscotti salati tagliati nella pasta frolla avanzata: io ho fatto (non so se si nota) delle foglie di agrifoglio. Il momento di metterli sul bordo è proprio questo. A questo punto rinfornate la torta e lasciatela cuocere per circa 30 minuti. Se si colorisce troppo abbassate il calore dopo 20 minuti a 150° e proseguite la cottura, oppure coprite la torta con un foglio di carta  da forno, facendo attenzione che non vi prenda fuoco (a me è successo anche questo...)


Queste attenzioni non sono state riservate alla mia povera torta né da Viola né da Niccolò, che hanno lasciato che prendesse troppo colore. Ciò però, da quanto si deduce dalla esigua quantità degli avanzi , non ne ha pregiudicato il sapore!

domenica 20 gennaio 2013

Gli sformatini di verdura


Se avete la pazienza di guardarvi questo video (vi garantisco che ne vale la pena), tratto da un film culto della mia famiglia, saprete cosa rischia chi non apprezza i miei sformatini:


tratto Le follie dell'imperatore (The Emperor's New GrooveLe follie dell'imperatore (The Emperor's New Groove), un film d'animazione del 2000 prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures ( fonte wikipedia)

Ahahahah! Troppo forte!
Comunque: ecco a voi i MIEI sformatini di verdure:

Voi direte che non vale la pena esaltarsi tanto; può essere, ma io ne vado fiera, perché attraverso di loro sono riuscita a fare mangiare i broccoli ai miei figli da quando erano piccoli (e ci riesco tutt'ora, cosa ben più complicata...) senza ricorrere a ricatti o a lunghe dissertazioni, più o meno terroristiche, su quanto il cavolo e i suoi parenti siano benefici per l'organismo.

Ingredienti per 16 sformatini
3 hg di cime di broccolo
3 patate grosse 
4 carote medie
1 uovo 
2,5 hg di formaggi grattugiati (io metto di solito il grana e l'emmental, ma anche altri formaggi che ho in frigo, senza andare troppo per il sottile)

Procedimento
Scottate le verdure al dente (io ho delle pentole che consentono di bollire le verdure con pochissima acqua, ma va bene qualsiasi tecnica, purché le verdure siano un po' cotte; dunque si possono fare anche al vapore, in modo che conservino più valori nutritivi possibile) e tritartele grossolanamente. Io lo faccio con un robot da cucina, ma qualsiasi mezzo può andare; quello che conta, in cucina come nella vita, è il risultato.
A questo punto amalgamate l'uovo leggermente sbattuto e il formaggio grattugiato e mettete negli stampini.
Cuocete in forno a 180° per 15 minuti, poi abbassate i gradi fino a 140° e lasciate altri 10 minuti. Sapete però che si declina ogni responsabilità circa la cottura, perché i nostri sono solo suggerimenti, mentre il vostro forno ha un suo carattere e le sue potenzialità e solo voi potete conoscernere limiti e possibilità (un po' come per i figli e per gli animali domestici). 
Buon appetito e occhio ai commenti negativi! Ahahaha!



mercoledì 16 gennaio 2013

Questo post mi costa poca fatica, visto che faccio un semplice copia- incolla da un link, che vi riporto in calce; ma non è solo per questo che lo faccio: lo faccio anche per rendere l'onore delle armi a mio marito, che sbeffeggio ripetutamente quando torna dal discount con prodotti dai nomi comici (mi ricordo una passata "Ciumachella" che mi fece sbellicare, all'epoca del primo discount a Livorno, la Ekom), o che contesto apertamente quando nelle buste della spesa trovo un pandoro di sottomarca se dobbiamo portarla a casa dei miei, notoriamente attenti alle marca quale indice di qualità degli alimenti (al limite- mia madre soprattutto- della fissazione). Insomma, grazie  a Viola, boicottatrice professionista dall'età di 8 anni, ho conosciuto il meraviglioso mondo di "http://ioleggoletichetta.it/index.php/category/lidl-2/. che rende vane le manie di mia madre e rende giustizia a mio marito. Certamente vorrete andare da sole/i a verificare; intanto io qui metto un assaggio di ciò che troverete: 
Preview
"Se si guarda attentamente lo stabilimento di produzione, potremo notare come moltissimi biscotti a marchio della Grande Distribuzione sono fatti negli stessi stabilimenti dei marchi famosi. Su tutti trionfa la Mavery società di proprietà del marchio più famoso Galbusera che detiene gran parte del mercato dei biscotti private label. Ma tra le marche famose che producono per la Grande Distribuzione c’è anche Colussi." Uguali in tutto, anche nelle proprietà nutrizionali, ma non nel prezzo".


"molti marchi della Grande Distribuzione appaltano la produzione a marchi famosi che ne garantiscono la qualità. Il panettone Conad ad esempio è prodotto da Bauli, quello Coop prodotto da Maina, quello Esselunga prodotto da Borsari, quello Despar da Bauli,  Carrefour prodotto da MainaSelex prodotto da Il Vecchio Forno artigiano,  Auchan prodotto da Paluani". 
wurstel_wuber_salumeo

"Wurstel di pollo Wuberone: Wurstel senza pelle pastorizzato. Ingredienti: carne di pollo separata meccanicamente, sale, proteine del latte, fibre vegetali, aromi, antiossidante: ascorbato di sodio. Aromatizzanti di affumicatura. Conservante: nitrato di sodio.
Wurstel di pollo Salumeo Lidl: Wurstel senza pelle pastorizzato. Ingredienti: carne di pollo separata meccanicamente, sale, proteine del latte, fibre vegetali, aromi, antiossidante: ascorbato di sodio. Aromatizzanti di affumicatura. Conservante: nitrato di sodio."
Tra l'altro ci sono anche notizie che dovrebbero allertare tutti/e noi aspiranti pasticceri, oltre che consumatori:
Dopo aver letto questo articolo Viola si è rifiutata di fare una torta alla fragola per la laurea della sua amica. Ha ripiegato per una torta di mele travestita, e non è andata male. A presto (appena si degnerà di procurarmi le foto) il post in cui proprio di questa torta si parlerà.


venerdì 11 gennaio 2013

Vegiburger alle verdure, arachidi, mais e soia



Sempre in linea con questa alternanza tra l'uso e l'abuso di cibo che fa male  (le barrette e i cioccolatini della grande distribuzione, residui della Befana ) e il consumo intelligente di cibo che fa bene (quello che ci prepariamo con cura e con un po' di attenzione agli ingredienti) ecco un'altra realizzazione con lo spezzatino di soia. 

Ingredienti
120 grammi di spezzatino di soia
1 carota
1 cipolla
2 tazze di brodo vegetale
125 grammi di fiocchi di mais
50 grammi di arachidi sgusciate e spellate

Procedimento
Fate bollire nel brodo di verdure lo spezzatino secondo le indicazioni della confezione  e poi strizzatelo benissimo. Fate appassire la carota e  la cipolla in una padella con poco olio e  aggiungete lo spezzatino e le arachidi. Fate cuocere almeno 10 minuti perché i sapori si amalgamino. Fuori dal fuoco aggiungete i fiocchi di mais. Mescolate bene e comprimete dentro stampini di silicone, appena passati con olio extravergine di oliva. Infornate in forno caldo (180°) per 10 minuti. Ancora meglio, se ci riuscite (ovvero se i vostri stampini non vi tradiscono sul più bello!), sarebbe sformare i vegiburger e passarli sotto al grill per qualche minuto, per far recuperare ai fiocchi di mais tutta la loro croccantezza. 



spezzatino vegano alle mandorle, porri e zenzero


In questa mia schizofrenia post festiva, in cui alterno mangiate di dolciumi ancora disponibili in abbondanza dopo la Befana a  velleità dietetico- salutiste, sedentari pomeriggi al computer a stremanti lezioni di Zumba, la soia mi sembra darmi un aiuto. Certo che ci vorrebbe un po' più di coerenza e soprattutto di determinazione, ma, come si sa, nessuno è perfetto, tantomeno io. Ecco dunque una ricetta per affrontare l'alimento di oggi, ovvero lo spezzatino di soia, senza che ci sembri indiscutibilmente aggregato di segatura.

Ingredienti per 4 persone
120 grammi di spezzatino di soia
2 porri
1 carota
50 grammi di mandorle spellate e sbucciate
4 tazze di  brodo vegetale
1 cucchiaio di amido di mais
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaino di zenzero




Affettate le carote e lo zenzero fresco


Affettate anche i porri


 Fate bollire secondo le istruzioni sulla confezione lo spezzatino di soia nel brodo vegetale


 


Strizzate benissimo lo spezzatino, onde evitare che acquisti, se troppo umido, una consistenza viscida davvero poco appetitosa



Soffriggete in poco olio le verdure per qualche minuto, dunque aggiungete lo spezzatino "stritolato" e le mandorle. Bagnate con altro brodo vegetale e cuocete per circa un quarto d'ora, perché i sapori dei vari ingredienti si amalgamino. Addensate infine con l'amido di mais. Fuori dal fuoco aggiungete lo zenzero grattugiato e la salsa di soia.

Una cosa è certa: quando si ha la coscienza a posto si digerisce meglio....(forse è per questo che da qualche tempo devo ricorrere spesso alla citrosodina...)


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