lunedì 30 dicembre 2013

Pasta frolla natalizia, ovvero comfort food delle Feste

C'è qualcosa che evochi il Natale più del profumo di cannella e di arancia? C'è qualche tipo di sweet comfort food che non preveda l'uso del cioccolato? Risposte: 1) no; 2) no.  Da una riflessione su queste due risposte nascono questi biscotti, new entry, in casa nostra, di queste festività


Ingredienti
250 grammi di farina
150 grammi di burro
100 grammi di zucchero
due tuorli d'uovo
1 cucchiaio di cannella in polvere
1 arancia e il succo di mezza arancia
50 grammi di arancia candita
50 grammi di gocce di cioccolato

Procedimento
Mescolate la farina con lo zucchero e la cannella in polvere. Spremete la mezza arancia e pelate al vivo l'arancia intera, che farete a tocchetti. Se fate l'impasto manuale  mettete al centro della fontana il burro tagliato a cubetti, il tuorlo delle uova e  il succo di arancia. Impastate fino ad ottenere una consistenza elastica. Inglobate i pezzetti di arancia, i canditi infarinati e le gocce di cioccolato. Fate riposare l'impasto in frigo almeno per mezz'ora. Stendete poi con un mattarello  la pasta dello spessore che preferite e intagliate le forme che preferite, che infornete in forno a 160° se ventilato a 170° se tradizionale, calcolando che più piccoli sono i biscotti minore è il tempo di cottura, che varia dai 10 ai 15 minuti.
Ed entrare in casa nostra e uscirne sotto forma di pacco è stato tutt'uno.....


domenica 29 dicembre 2013

Operazione Peppa Pig per la dolcissima Giorgia


                                



Siccome le preparazioni natalizie non ci erano bastate, io e Viola ci siamo date alla pasticceria come non ci capitava più da tempo,  grazie ad una torta per la dolcissima Giorgia, nipotina dell'amica Ylenia. Quale personaggio poteva essere il protagonista di questa torta, se non l'amatissima porcellina? Personalmente noi due non l'appreziamo molto, visto che come si sa siamo due ciniche amanti della bella decorazione, poco indulgenti con le grafiche ardite dell'autore dell'amatissima Peppa.. Ma è vero che questo personaggio ha più fan tra i bambini di Justin Bieber tra le adolescenti... E dunque eccoci qui. Io nottetempo ho preparato i biscotti di pastafrolla, che saranno probabilmente l'unica cosa che della torta mangeranno i piccoli invitati, Peppe e George come se piovesse.. Entrambe abbiamo fatto l'impasto, le creme e le glasse, eccetera. La decorazione, invece, come sa chi ci segue, è tutta opera di Viola. Io mi limito a farle il "secondo", un po' come Angelo con il  Renato pasticcere televisivo. Soprattutto io le servo come parafulmine, nel senso che se qualcosa non le viene come lei aveva sperato, avendo me accanto ha qualcuno a cui dare la colpa. Pare che il ruolo della mamma, dall'adolescenza in poi, sia soprattutto questo.... 
.


Per fortuna è andato tutto bene, così non ho subito alcuna rappresaglia! Viola, alla fine, era molto fiera del risultato, pur avendo definito "espressionisti" i miei maialini di biscotto!


 Queste sono le ricette servite per la torta, ripostate per l'occasione

 Pan di Spagna semplificato
Ingredienti 
8 uova
1/2 kg di zucchero
1/2 kg di farina
1,5 decilitri di latte
16 grammi di lievito in polvere
il succo di mezzo limone

 Procedimento
Montate a neve gli albumi con metà dello zucchero e battete i tuorli con l'altra metà, in modo da ottenere un composto cremoso e soffice.
Aggiungete al composto di tuorli e zucchero la farina setacciata con il lievito e il latte. Quando questo composto sarà perfettamente amalgamato unite gli albumi montati a neve ferma, in modo molto delicato affinché tutto l'impasto non smonti.
Versate nella tortiera e fate cuocere a 170° per 30 minuti. 

Bagna non alcolica
100 grammi di acqua
200 grammi di zucchero
1 stecca di vaniglia

Procedimento
Portate ad ebollizione l'acqua e ponetevi la stecca di vaniglia, che lascerete a sobbollire per almeno 10 minuti. Toglietela poi dal fuoco e fatevi sciogliere lo zucchero; fate raffreddare e utilizzate.


Crema chantilly
4 tuorli
100 grammi di zucchero
50 grammi di farina
mezzo litro di latte
una stecca di vaniglia
300 grammi di  panna montata zuccherata

Procedimento
  • Mescolate i tuorli con lo zucchero, e poco latte; mettete intanto a scaldare il resto del latte  con la stecca di vaniglia.
  • Aggiungete alla miscela la farina setacciata
  • Aggiungete il restante latte tolto dal fuoco, a cui avrete tolto la stecca di vaniglia, continuando a mescolare
  • Fate bollire a fuoco dolcissimo per almeno due minuti, senza mai smettere di mescolare. 
  •  Togliete dal fuoco e fate raffreddare, ricordandovi di mescolare di tanto in tanto per non far venire la pellicina sopra alla preparazione.
Crema al cioccolato
 300 grammi di crema chantilly
100 grammi di cioccolato fondente 
50 grammi di cacao in polvere zuccherato
50 grammi di zucchero a velo. 

Procedimento
fate fondere e poi raffreddare il cioccolato fondente e unitelo alla crema insieme al cacao in polvere premiscelato con lo zucchero a velo.

Assemblaggio della torta
Tagliate tre strati dalla torta di pan di Spagna. Bagnate il primo strato con la bagna. Per ragioni di stabilità della torta noi facciamo un giro di crema al burro sul bordo degli strati, ma questa è un nostra abitudine, magari voi non lo fate e gli strati si mantengono fermi comunque... Coprite il primo strato con la  crema. Bagnate un altro strato di pan di Spagna senza esagerare e mettetelo sopra la  crema. Ripetete quanto fatto con il primo strato e copritelo con l'ultimo strato di Pan di Spagna. Mettete la torta in frigo a consolidare per almeno 1 ora.
Trascorso questo tempo "stuccate" la torta con la crema al burro; noi abbiamo usato una crema al burro al caramello.
Ingredienti 
400 grammi di burro
500 grammi di zucchero a velo
100 grammi di caramello 
100 grammi di latte condensato
Procedimento
Portate il burro alla consistenza "a pomata" e amalgamatelo con lo zucchero a velo setacciato. Quindi, a filo, unite il caramello e il latte condensato.

Ponete in frigo per almeno 2 ore.
A questo punto potrete coprire la torta con la pasta di zucchero.



Per i biscotti, invece, essendo piccoli e quindi senza rischi di frattura, ho usato la mia ricetta classica della pastafrolla: 
Ingredienti

250 grammi di farina (si può fare anche con farina forte, addirittura con quella integrale, e il risultato è sempre eccellente)
125 grammi di burro (o margarina in panetti)
100 grammi di zucchero (anche di canna)
2 tuorli d'uovo
il succo di mezzo limone 
un pizzico di sale

Procedimento

Viola la prepara con la farina a fontana, il burro a pomata, ecc ecc e se deve regalarli lei i nostri biscotti su questo non transige. Io infilo tutto nel robot (magari prima mescolo- sempre nel robot- farina e zucchero, e questa è l'unica accortezza). A seconda del clima, soprattutto dal livello di umidità, potrà variare di poco la consistenza dell'impasto, che deve essere liscio e compatto. Se troppo morbido aggiungete farina mescolata con zucchero, se sbriciola del succo del limone. Mi raccomando, procedete aggiungendo a gocce (o a cucchiaini), per non fare come me, che una volta ci ho messo un'ora a trovare la consistenza giusta, perché ho iniziato aggiungendo farina e alla fine ho dovuto aggiungere un altro tuorlo, altri 50 grammi di zucchero e ancora succo di limone!

sabato 28 dicembre 2013

Io e Csaba

                                               

Ma come farà a cucinare lasciando immacolata la sua inamidata camicia Ralph Lauren, come farà ad arrivare sempre alla ‘perfetta’ consistenza, alla ‘perfetta’ cottura, alla perfetta mise en place, a fare tutto senza sforzo, con la messa in piega sempre impeccabile e con l'unico obiettivo nella vita di far felici marito, figli e amiche?  
E come mai quando guardo la casa di Csaba mi sembra che la mia sia un ricovero di fortuna accettabile solo da viandanti sorpresi dalla bufera in una notte tempestosa?
Com'è che Csaba mantiene sempre il sorriso quando deve allestire un pranzo di festa, mentre io rischio di scannarmi tutte le sante volte con mio marito, (a pensarci bene, lo chef è lui.... forse dovrei sposare Csaba?), di uscire dai gangheri con i figli e, nei casi peggiori, addirittura invocare un uragano che spazzi via tutto il caseggiato e giustifichi una frase da proporre agli invitati: "per cause di forza maggiore la cena non si fa più", pronunciata in piedi sopra alle macerie, tipo "Gavroche sulle barricate"!?
E la cosa che più sbalordisce, quando guardo Csaba alla tv, è sentire che mi incita a fare come lei dicendomi cose del tipo: " Si deve avere una linea di pensiero" a proposito della tovaglia natalizia.. Ma che caspita vuole dire? Ecco perché non sarò mai come lei. Mi mancano le basi. Io non ho mai avuto una linea di pensiero dietro alla tovaglia. E non solo. Non ho mai avuto argenteria da lucidare qualche giorno prima, un parrucchiere che mi faccia dei capelli di ferro che reggano il vapore di cottura, né sottopiatti d'oro da spolverare alla bisogna. Non ho mai avuto la calma sufficiente per sistemare il papillon di una renna sopra al camino prima che arrivino gli invitati, perché di solito quando cominciano ad arrivare gli invitati noi siamo ancora abbastanza in alto mare. Né ho mai avuto tempo di scrivere alcunché, a festa finita, perché ho sempre ancora così tanto da fare a quel punto, nel riordino, nel lavaggio dei piatti, dei pavimenti ecc, che se voglio dormire almeno tre ore prima che mi suoni di nuovo la sveglia ai pensierini della giornata ci devo proprio rinunciare. 
Per questo la mia casa, la vigilia di Natale, intorno alle 20 non era così: 
Ma così: 


Del resto, questa è la vita, baby, almeno la mia!
Auguri a tutte, ma soprattutto alle donne come me: casiniste, piene di buone intenzioni e per questo spesso velleitarie, poco organizzate e talvolta addirittura devastanti, ma vere al 100% , tutti i giorni dell'anno, feste comprese!!!



venerdì 27 dicembre 2013

Un regalo di emergenza (e buono 2 volte)


Vi è mai capitato di sprofondare nell'imbarazzo più assoluto quando qualcuno vi fa un regalino che non vi aspettavate? A me è successo anni fa, ma il ricordo di quella figura cacina mi è rimasto addosso ancora oggi. Tra l'altro ero ad una cena e la persona che mi aveva omaggiato l'ho avuta davanti tutto il tempo. Una sofferenza!  Da allora preparo sempre qualche pensierino in più per andare tranquilla a una cena a casa di amici o non tremare ogni volta che, in periodo di festività,  suonano alla porta. Un siffatto regalo deve rispondere ad alcune caratteristiche: poiché è emergenziale, deve essere tirato fuori solo al bisogno, perché non vorrete essere proprio voi ad imbarazzare un eventuale destinatario x, che invece, come voi qualche tempo fa, non ha pensato a fare regali urbi et orbi, vero?   Dunque, deve essere una cosa facilmente trasportabile, non necessariamente in una borsetta da sera, ma abbastanza piccolo da confondersi nell'eventuale sporta dei regali che vi siate portati con voi. Dunque non può essere un volume di enciclopedia nè un vassoietto di paste. Un libro può essere un'idea, magari di quelli buoni per una serie di occasioni (ricordatevi che non sapete il destinatario finale del regalo!!!). Tale regalo, qualora non sia necessario, se ne tornerà via con voi, pronto a nuove uscite a cena o a nuovi acciuffamenti domestici al volo. Lasciatelo dunque giacere in fondo alla busta senza problemi.  Ad un'eventuale domanda: c'è anche questo in fondo alla busta! proferita da un bambino rufolone della casa ospite o da un ospite rimasto bambino, nel caso in cui nessuno vi abbia fatto un regalo insperato, la risposta può essere: 1) è un regalo che ho ricevuto prima di venire qui; 2) oh, ma guarda, me lo ero dimenticato (grrrr!) 3) sorpresa: è una cosa simbolica che ho aggiunto al regalo principale (ancora grrr). 
Quest'anno io ho fatto questo regalo ai colleghi di mio marito, ma me ne sono fatta tre in più proprio per rispondere a questo tipo di emergenza. Corrisponde alle caratteristiche suddette: è un regalo alimentare, e quindi va bene a tutti, pesa poco più di mezzo chilo, il suo confezionamento è abbastanza stabile (se lo fate come si deve), non è deperibile. Si tratta di un pacco di spaghetti di Libera con un mestolo beneaugurante e due peperoncinoni finti contenenti i nostri ormai celebri peperoncini. Ecco come si fa:

                                             

Occorrente:
carta paglia
nastro adesivo
nastro biadesivo
carta da regalo rossa lucida per alimenti (se non la trovate per alimenti prendete quella normale, ma anche carta da forno)
carta crespa verde
nastro da pacchi rosso
peperoncini secchi
pacco di spaghetti


Incartate il pacco di pasta (io ho scelto gli spaghetti di Libera, fatti con  grani coltivati nei terreni requisiti alla mafia http://liberaterra.it/it/home/con il classico incrocio del nastro da regalo nel centro e infilatevi il mestolo di legno


 Confezionate il peperoncino con la carta rossa


Riempitelo di peperoncini e chiudetelo  con il nastro adesivo


Coprite il picciolo con una strisciolina di carta crespa fermata in partenza e alla fine col nastro biadesivo


Legate saldamente i peperoncinoni alla confezione 








mercoledì 25 dicembre 2013



Buon Natale a tutte e a tutti voi!!!!

                                 

sabato 21 dicembre 2013

Due Linky Party di Natale per trovare nuovi amici e una vecchia amica che in tempo per il Natale (e i regali da fare ) è arrivata alla libreria!!!

I blog "Il tempo del Make up" e "Ferreggiando" ci propongono un modo diverso di festeggiare il Natale, ovvero conoscere nuovi amici.


                                                      
                                                              http://iltempodelmakeup.blogspot.it/2013/12/merry-christmas-linky-party_12.html

                                                
                                                                                                     http://ferreggiando.blogspot.it/

Per gli amici "vecchi", invece, siamo sempre in tempo per gli ultimi regali. Un regalo perfetto per gli amici gourmet è senza dubbio il libro di Simona, l'amica del blog "Amici allergici lo sapevate che", uscito fresco fresco in libreria.

                                             

Direte voi: "Ma a noi non fa male nulla..." Orbene: Simona è così brava che le sue preparazioni non fanno rimpiangere minimamente gli elementi esclusi. Se non ci credete, guardate un po' qua:



Che vi dicevo!!! 

L'albero di Natale: digressione sullo spirito natalizio


Mi ricordo un paio di Natali in cui fino alla Vigilia l'albero non era ancora stato fatto. Uno di questi fu quando ero piccola, e mio padre si era da poco messo in proprio. Lavorava anche il sabato e la domenica mattina, e la sera fino alle nove.  La mia mamma era casalinga, e, volendo, avrebbe potuto cominciare...Ma non è mai stato fatto un albero, nella mia famiglia, su cui le lucine non fossero state messe da babbo. E non certo perché la mia mamma sia un tipo, come si dice qui da noi, "moscio"! Quando io ero piccola uno dei suoi hobby era quello di spostare le stanze da una parte all'altra della casa. Avevamo una casa con un lungo corridoio e 3 stanze affacciate da un lato e 2 da un altro, tipica dell'edilizia privata degli anni Settanta. E dunque poteva capitare che tu tornassi a casa e per posare la cartella dovessi fare un'indagine su dove fosse finita esattamente la tua cameretta. Le energie, dunque, non le mancavano (e non le mancano ad oggi) di certo! Orbene..come si spiega questa cosa delle lucine? Mah? Rito natalizio domestico? Divisione dei ruoli tra gli officianti? Io so che i preparativi di Natale a casa mia avevano qualcosa di magico anche per questo. 
                                              

Un altro Natale in cui solo alla vigilia fui in grado di allestire un albero risale agli anni della mia gioventù, in cui le feste erano un'occasione di lavoro unica in tutto l'anno: oltre a dipingere le vetrine dei negozi (vi ricordate? Un tempo usava farlo..) decoravo oggetti di stoffa e ceramica per il negozio di articoli da regalo della mia zia e, ovviamente, facevo tutti i regali a mano!!! Ebbene, quando arrivai a comprare l'albero, vero (non c'era una coscienza ecologica molto spiccata: io lo compravo in vaso nella speranza che sopravvivesse, ma non sempre ciò è successo), ne era rimasto solo uno, degno di Charlie Brown 



Ci facemmo allora regalare un paio di rami frutto di un taglio alla base di un abete bianco e li innestammo, grazie a robusti fili di ferro, all'alberello. Ne venne fuori un albero ibrido, ma molto pieno!!!

Oggi l'albero in casa nostra è "roba da ragazzi". Sono Viola e Niccolò che si occupano di farlo. Io ho superato da tempo la paura che facciano disastri (certo negli anni i caduti ci sono stati, ma ne è valsa la pena).

                            

Viola pensa alle luci e Nicco... Beh, quest'anno è stata dura. Niccolò avrebbe voluto mettere gli addobbi "random", ma Viola si è opposta strenuamente. Così ha previsto una preliminare spartizione e catalogazione di tutto il materiale. Questa cosa rappresenta loro due, nel profondo: Niccolò si commuove ad ogni addobbo, ricordando quando per la prima volta lo ha visto o lo ha fatto. Viola mantiene il suo occhio estetico, e quando guarda una pallina cerca piuttosto di ricordare dove era collocata negli anni precedenti, per poter ricreare lo stesso effetto dei Natali scorsi.


Viola si è imposta dunque sulla necessità di procedere per sequenze : 


Prima gli addobbi oro, 



poi quelli rossi.....




poi quelli bianchi, per riequilibrare la composizione


Poi le palle più preziose


Infine i nastri

gli scovolini 


e le rose

In questa selezione non c'è spazio per decorazioni che non rientrino nei canoni: non c'è regalino dell'asilo risalente al 2002 di colore giallo o blu che abbia diritto di cittadinanza, in quest'albero raffinato, nè angioletti verdi sbrilluccicanti residuo di qualche presepe d'antan. Tutto è bello, coerente, rosso, bianco o oro con qualche concessione all'argento e al verde.
Il risultato è questo: 


Eppure, dopo tanto lavoro, guardando bene, c'è un intruso!


Sarà il romanticismo che vince sull'estetica? 
Ahhahah! 
Buone feste a tutte e a tutti!




























sabato 14 dicembre 2013

Finferli sott'olio per augurare buon Natale agli amici

Ora che mi sento un po' stressata per l'imminenza delle feste e l'enormità delle cose ancora da fare, visto che il Grinch ha pensato anche quest'anno a regali fatti a mano da noi (che poi significa  soprattutto, ovviamente DA ME!) mi consolo pensando  a quello che ho già fatto. Anzi, siamo onesti, a quello che abbiamo già fatto. Sì perché questi funghetti sott'olio, realizzati all'inizio di novembre, li ha "lavorati" anche lui. Che lontano dal Natale è ancora un po' trattabile (ma solo un po'...).
Anche se siamo un po' fuori stagione vi passo comunque la ricetta, "esportabile" a qualsiasi tipo di fungo, anche a quelli coltivati, casomai vi mancasse qualche vasetto per i vostri regali alimentari.

Ingredienti
1 litro e mezzo di aceto bianco
mezzo litro di vino bianco
1 litro di olio extravergine di oliva
chiodi di garofano 
grani di pepe
sale
300 grammi di funghi piccoli o grandi ma tagliati a pezzi piccoli

Procedimento
Pulite i funghi con un panno.  Mettete aceto e vino a bollire con le spezie e il sale. Quando il liquido ha raggiunto il punto di ebollizione scottatevi i funghi, un etto alla volta, perché siano ben immersi. Verificatene la cottura: dovranno essere "al dente", ovvero cotti ma  ancora tonici e elastici. A questo punto scolate i funghi depositandoli prima in uno scolapasta e poi a finire di gocciolare su un asciugapiatti di bucato. Quando avranno perso la maggior parte del liquido di cottura metteteli in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati e copriteli di olio extravergine di oliva







Buon lavoro!

giovedì 12 dicembre 2013

Due premi meravigliosi e 2000 grazie a due amiche speciali



La simpaticissima Silvia del blog "Mi piace e non mi piace" ci ha regalato questo augurio speciale:

                                    

http://silviabrisimipiaceenonmipiace.blogspot.it/2013/12/ginger-meltaways.html
Si tratta di un premio inventato dall'autrice del blog "Fragola e Cannella". Più che un premio si tratta di una catena di auguri un po' particolare, un riconoscimento da scambiarsi come segno di amicizia e apprezzamento. E', insomma un mezzo per augurarsi "Buon Natale" in un modo un po' speciale! Noi ringraziamo Silvia tantissimo, perché ci piacciono i premi e ci piace il Natale!!!
Ecco le regole
  • I blogger che hanno ricevuto il riconoscimento dovranno esporre sulla home-page del loro blog il banner dell'iniziativa. 
  • Nominare altri 7 blog che ci hanno particolarmente ispirato: per noi sono questi
Farfy Farfuglia di " Farfugliatrice Procace" http://farfuglia.blogspot.it/
Silvia di "Silvyetta creazioni" : http://silvyettacreazioni.blogspot.it
"Una fetta di Paradiso": http://unafettadiparadiso.blogspot.it
Serena di "Fantasy Jewelery": http://fantasyjewellery1.blogspot.it/
Ilaria de "La bande des faineantes http://labandedesfaineantes.blogspot.it
Hamina di "Taglia, incolla e decora" http://granu83.blogspot.it
Stefania de "Il fiocco a pois" http://ilfioccoapois.blogspot.it

Ma non finisce qui!!!! 
L'amica Farfy ci ha regalato questo premio nuovissimo (dalle nostre parti si dice "di pacca"), inventato da lei stessa medesima, che del resto è un vulcano di idee, per premiare le mamme, ovvero le operatrici sociali più indefesse che esistano sul Pianeta. Non spiego di più perché vorrei che andaste a vedere direttamente sul blog di Farfy (http://farfuglia.blogspot.it/), anche perché, credetemi, ne vale la pena!

                                   http://farfuglia.blogspot.it
Queste sono le mamme blogger che premio, personalmente e senza consultazioni, visto che la mamma qui sono io! E questo, almeno, è insindacabile, perbacco!
                                                        
Alessandra di "Dyl Jewelery" : http://dyljewels.blogspot.it
Simona di "Con le mani in pasta di mais" http://simofimo.blogspot.it
Serena di "Sfizi e Vizi" http://sfizievizi.blogspot.it
Enrica di "Intrecci di Chicca" http://intreccidichicca.blogspot.it/
Vale di "In cucina senza glutine" http://incucinasenzaglutine.blogspot.it
Alessandra di "Mamma che casino!"http://mammachecasino.blogspot.it
Rox di "Momenti di vita" http://liroxy.blogspot.it/




martedì 10 dicembre 2013

Biscotti alle nocciole, operazione nostalgia

Quando penso al Natale mi vengono in mente tutta una serie di sensazioni, le più rimandano alla mia infanzia:
Ricordo film natalizi a profusione a reti televisive unificate. Carte, nastri, fiocchi, stoffe e profumi invadevano la casa. Le gambe di un tavolo di legno dei nonni sotto cui mi rifugiavo, dove mangiavo le nocciole rubate dalla cesta come fossi un animaletto selvatico.
Le reti televisive mandano sempre lo stesso repertorio di film, allargato giusto di un paio di titoli, la casa è sempre ricoperta di nastri, fiocchi, stoffe e chi più ne ha più ne metta. Il tavolo c'è sempre, ma ho seri dubbi di riuscire ad entrarci sotto come facevo ad otto anni. 
Qualcuno recentemente mi ha fato riflettere sul fatto che la memoria emotiva è quella più potente. Ha ragione cavolo! Ma come faccio io adesso, in una casa dalle spoglie pareti verdoline, a farmi passare questa nostalgia? Ecco a voi la mia ricetta dei biscotti alle nocciole, sperando che rallegrino questa attesa a chi, come me, la passa a lavorare o studiare, magari in un'altra città rispetto a quella dove ha passato tutti i Natale da quando era un pargolo. Ed anche a voi Grinch che leggete, per cui il Natale è una fastidiosa ricorrenza in cui vedere parenti che vi evitereste, e voi Ebenezer Scrooge, per cui il natale è solo consumismo, questa ricetta è anche per voi.


Biscotti alle nocciole

ingredienti
  • farina tipo 00, 250 gr
  • zucchero bianco, 150 gr
  • nocciole finemente tritate, 100 gr
  • lievito per dolci, mezzo cucchiaino
  • margarina, 140 gr
  • uova medie, 2 intere e un tuorlo
  • sale, un pizzico
Per prima cosa mescolate gli ingredienti secchi con un cucchiaio in una terrina. Una volta che saranno perfettamente mescolati e non più distinguibili create la fontana. Versate la margarina fusa e le uova al centro ed iniziate ad incorporare con il cucchiaio.

Quando non sarà più possibile lavorarla con il cucchiaio passate alle mani. Aggiungete farina se troppo morbida ed appiccicosa o acqua se troppo dura o farinosa. Chiudetela in un pacchetto di cartaforno e mettetela in frigo a riposare per almeno mezz'ora.
 A questo punto tiratela fuori, stendetela col mattarello e tagliatela coi coppapasta nelle forme che preferite. Infornate a 170 gradi per almeno 20 minuti. ATTENZIONE: il mio forno è un reperto archeologico antidiluviano, se avete forni risalenti all'età moderna aggiornateci se i tempi di cottura sono veritieri. Visto che ormai abbiamo appurato che i forni hanno tutti una personalità diversa (e spesso molto spiccata) teneteli d'occhio durante la cottura.


Eccoli appena sfornati, non dolci e stucchevoli, anzi rustici, con un non troppo marcato sapore di nocciola e tutto il calore delle feste invernali.

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