Riguardando il blog, come per ripercorrere il tempo passato e insieme per riprenderne le fila, mi sono accorta che il punto debole, anzi debolissimo, è proprio l'elemento che funziona da principale attrattore, almeno in prima battuta, per me quando conosco un blog: le immagini!
Intendiamoci: siccome ritengo di non essere una persona superficiale, non mi fermo mai alla prima impressione, e di un blog considero altri elementi, quali la passione per gli argomenti trattati, l'impegno e anche lo stile di scrittura. Ma sarei ipocrita a dire che le foto bellissime che si vedono sul web non mi attraggano, quasi magneticamente. Se al blog è stato dedicato un grande regalo, ovvero una Nikon (che è stata un po' sfortunata, a dire il vero, avendo subito diverse traversie...), qualche accessorio per la tavola (economico) e un po' di formazione (di cui è frutto la foto dei cioccolatini qui sopra, ma ben presto dilavata), questa Epifania ha portato allo stesso blog un altro bel regalo: la light box! A lei affidiamo le sorti delle nostre nuove foto, sperando in un riscatto che ci liberi dall'imbarazzo quando, volendo immergerci nelle rimembranze o rifare qualche passata ricetta (perché il mio animale guida è Dori de "Alla ricerca di Nemo" e non trattengo a mente niente di niente, e quindi devo rispulciare le ricette tutte le volte), diventiamo paonazze a vedere foto sbagliatissime.
Quindi, per la serie facciamoci del male, ripercorro i nostri errori, perché solo dalla consapevolezza degli errori fatti si può arrivare all'obiettivo atteso.
1) niente fretta: pianificate il termine delle operazioni almeno un quarto d'ora prima del previsto. Considerate una mezza porzione in più perché vi faccia da modella: non ha senso fotografare molto cibo, non va nemmeno più di moda. Poi lo metterete in un contenitore nel frigo e lo mangerete voi, il giorno dopo. Se temete che il cibo per gli ospiti si raffreddi organizzatevi così: affidate all'amica del cuore, al compagno affidabile, alla mamma affettuosa o alla figlia devota l'onere di accogliere gli ospiti e tenetevi il vostro tempo.
2) non affidate ad altri quello che dovreste fare voi. Nemmeno Oliviero Toscani potrebbe contentarvi. Il piatto è vostro e come lo conoscete voi non lo conosce nessuno. Ergo, nessuno può renderne il merito quanto lo fareste voi (a meno che non abbiate la fortuna di avere un fotografo che ami sia voi che i vostri piatti)
3) attenzione alla luce e alle ombre: la luce naturale è la migliore. Molti usano le lampade da studio e ottengono ottimi risultati. In mancanza della luce del sole accendete tutte le luci della stanza.
In più, pensate allo sfondo: più chiaro è e meglio è: lo scuro assorbe la luce, e la toglie al vostro piatto. Dopo quella luce non gliela restituirà più niente e nessuno.
4) i frizzi e i lazzi non migliorano una foto sbagliata. Nemmeno se ci disegnate sopra il Giudizio Universale di Michelangelo.
5) non esagerate con i ritocchi: conferiscono un'aria "spiritica" alle preparazioni, e a meno che non siate il bambino del Sesto Senso rischiano di non piacervi.
1) La fretta ti fa brutto (anche se sei nato bello...)
https://cecieviola.blogspot.com/2015/02/biscotti-afrodisiaci-per-un-san.html
Questi biscottini fatti da Viola non solo erano squisiti (a detta dei non celiaci che ne fecero man bassa), ma addirittura bellissimi. Per la solita fretta e la lacunosa organizzazione li fotografammo poco prima di metterli nel contenitore per il loro trasporto, con la cucina devastata e assolutamente non presentabile. Sono al buio totale, e l'immagine ne risulta addirittura sfocata. Peccato.
2) e oltre al Work in progress.....
3) Ho incontrato un'ombra
https://cecieviola.blogspot.com/2015/02/insalatina-croccante-e-piccante-per-un.html
Già meglio: qui almeno il piatto è finito, l'apparecchiatura c'è e la Nikon era resuscitata. Ma perché avevamo scelto i piatti marroni? E perché tutte quelle ombre?
4) L'inessenziale non migliora gli errori (e non ci mette nemmeno una pezza)

https://cecieviola.blogspot.com/2017/01/albero-di-natale-di-pane-al-latte-per.html
Qui ho addirittura trovato il tempo di ritoccare la foto con Publisher per personalizzarla (nel frattempo il computer è svampato e con lui la mascherina costata inenarrabili fatiche...)... ma perché sul tavolo marrone-nero? Nel frattempo della Nikon si era perduto il cavetto...
5) Quando il cupcake diventa "Supernatural"
https://cecieviola.blogspot.com/2013/01/cupcakes-alle-4-creme.html
Per la serie: mai esagerare con i ritocchi: avendo schiarito troppo questa immagine, dopo aver originariamente affogato il povero vassoio nel nero dello sfondo, e avendo spinto troppo sul contrasto, i cupcake appaiono degni di un film di fantasmi, o di una serie soft horror televisiva.
p.s: ho omesso di ripresentare le foto più orrende apparse su questo blog, perché farsi del male va bene, ma a tutto c'è un limite. Speriamo che questo nostro sacrificio serva a voi per evitare di dover dire, guadando a posteriori le foto che fate: "mi dispiace".... Un abbraccio e buone foto!
Kocaeli
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