La maggior parte di voi si sarà cimentata un sacco di volte con la marmellata, e di certo questa spiegazione vi suonerà pedissequa, ma mentre la facevo mi è venuta in mente mia cognata Patrizia, tra le più accanite ammiratrici delle nostre prodezze culinarie (soprattutto pasticcere), che ci consiglia da una parte di mettere più ricette nel blog, dall'altra ci racconta che lei consulta internet al minimo dubbio, anche per le ricette di base. E' un tipo preciso (la casa sua e di mio fratello è sempre pronta a visite improvvise, mentre la nostra è sempre in una confusione tale che il suono del campanello mi agghiaccia (è Cecilia che parla) tutte le volte), e deve essere certa anche nei minimi dettagli di ciascuna ricetta. Da una parte allora, le diamo ragione cominciando a trascrivere più ricette possibile, dall'altra pensiamo ad una sorpresa "culturale". Non ve la anticipiamo troppo, altrimenti, che sorpresa è?
Questa è la marmellata: siccome le albicocche sono quelle del nostro alberino, la quantità era obbligata: erano 1030 grammi, essendo stato il raccolto saccheggiato per i dolci del contest di "Morena in cucina"
Ecco dunque gli ingredienti:
1030 gr di albicocche
1030 gr di zucchero
Tutto qui. Non ci mettiamo limone, ne' pectina. Sono anni che a casa nostra mangiamo marmellate di questa fatta e non ci è mai successo niente. Se proprio non siete convinte della sicurezza del procedimento, una volta messa nei barattoli la marmellata potete far ribollire i barattoli pieni.
Procedimento
Lavare le albicocche, snocciolarle e pesarle; predisporre una quantità di zucchero equivalente alla frutta denocciolata ed eventualmente "scattivita": è un termine che usava mio nonno, grande cuoco amatoriale e amante della vita, e che significa "togliere le parti sciupate".
Mettere a cuocere le albicocche con lo zucchero, a fuoco medio. Io ho usato una delle mie amate pentole amc, col fondo spesso che non fa attaccare i cibi, ma credo che altre pentole dello stesso tipo siano valide comunque.
Nel frattempo mettete a sterilizzare dei barattoli; a me ne sono serviti 4 da 250 grammi e ne è avanzata circa un etto. Ricordatevi che i barattoli devono essere ben immersi, e l'acqua li deve coprire per almeno 5 centimetri. Se avete la caraffa filtrante, possibilmente utilizzate l'acqua filtrata, per evitare che i barattoli restino pieni di calcare. Per quello che riguarda i tappi, io in genere li compro nuovi, perché se bolliti fanno subito la ruggine, che non è molto invitante, come ingrediente!
Dopo un po' che la frutta e lo zucchero cuociono, noterete che creano una schiuma in superficie: toglietela con un apposito attrezzo.
La marmellata è pronta quando, versatane una piccola quantità su un piattino, non scivola giù subito quando questo viene sollevato in verticale. Accipicchia, questa fase era la più utile da fotografare...Coraggio, prima o poi imparerò!
Quando ancora è bollente mettete nei barattoli che nel frattempo avrete messo ad asciugare capovolti su un asciughino di bucato, e appena versata sigillate.
Ciao Cecilia, sono ancora Antonella di cioccomela.
RispondiEliminaMi è venuto in mente, visto che mi chiedevi di fotografia, che ti potrebbe piacere un bel post di Valentina di 'ritroviamoci in cucina' che ha creato una dibattito molto carino su come si fanno le foto di cibo.
Ti metto il link se vuoi andare a curiosare, è molto interessante! a presto
Antonella di cioccomela.blogspot.it
http://ritroviamociincucina.blogspot.it/2012/07/tortine-yogurt-e-more-come-scattate-le.html
grazie mille Antonella, sei proprio gentilissima
EliminaCecilia e Viola
Noto che anche tu sei un'amante delle marmellate fatte in casa!Anche io! :) Non so se ti piacciono le arance, ma poco tempo fa nel mio blog ho postato la ricetta della marmellata di arance:
RispondiEliminahttp://cioccolatoforever.blogspot.it/2013/04/marmellata-di-arance.html
Complimenti comunque per il blog, molto curato! :)
Ciao Valentina, passerò certamente a vedere la tua ricetta! Viola adora la marmellata di arance, tra l'altro! Ciao, a presto!
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