Vi ricordate cosa dice il Maestro Yoda a Luc Skywalker in procinto di andarsene dalla palude in cui il saggio lo ha educato all'arte dell'arma laser? Se siete smemorate ve lo suggerisco io: "Che la forza sia con te!"
Ebbene, ci sono giorni, o meglio settimane, o meglio ancora periodi in cui a me invece sembra che qualcuno o qualcosa mi abbia fatto un augurio sulla falsariga di quello, ma che suoni in realtà più o meno così: "che la iella sia con te!". L'augurio di iella ovviamente non deve essere un'anatema solenne, tipo "avadachevadra" di harrypottiana memoria (per quello ci vorrebbe l'ergastolo, a beccarne il lanciatore), ma qualcosa che poi ti renda la vita simile a quella di Paperino Paolino....

Oppure più che periodi, ci sono situazioni in cui uno si sente "perseguitato" dalla iella. Questo è il caso della mia partecipazione a questo contest. Da quando ho conosciuto Farfy Farfuglia attraverso il suo blog mi è piaciuta subito: è ironica, intelligente e sincera, e i suoi post, mai banali, spesso propongono riflessioni originali e profonde. Per questo quando ho avuto l'occasione le ho passato dei premi, per questo ogni volta che ho tempo di fare due giri sul web passo da lei. Immaginatevi come sono rimasta quando ho scoperto di aver sbucciato un contest, per il quale tra l'altro Viola aveva preparato un reportage che io non ho fatto in tempo a postare! "Mi rifarò appena possibile!" mi sono detta... Dunque, per fortuna Farfy ha preparato un contest sulle castagne:

niente di meglio, è la stagione, sono preparata, pronta, ai blocchi di partenza: mio marito mi vuole portare a fare funghi, io lo dirotto su un castagneto: "ma lo sai che sotto ai castagni crescono dei funghi squisiti? I migliori del mondo..."; "Seh", mi fa lui., poco convinto.. ma siccome le castagne piacciono anche a lui, fa finta di avermi creduto. Approfittiamo del giorno in cui i ragazzi vanno a Luccacomics e andiamo in quel di Borgo a Mozzano, territorio famoso per entrambi i prodotti. Pago la tessera regionale per la raccolta per tutti e due, da brava cittadina, e comincio a pensare a una ricetta per il contest: ci sono: pane alle castagne! Il nostro raccolto non è dei più ricchi: poche castagne e un po' piccine, funghi tanti ma più piccoli ancora...Vabbè, facciamocele andar bene. Il giorno dopo ho un milione di cose da fare, ma a fine giornata trovo il tempo per le mie castagne: le lesso, le faccio sbucciare (dice il saggio: se puoi far fare a qualcun altro qualcosa al tuo posto, sei davvero bravo), le passo al setaccio, le colloco insieme alle farine e ai liquidi nel bicchiere della macchina del pane e la programmo. Siccome si è fatta notte fonda vado a letto, convinta che la macchina del pane faccia nel frattempo diligentemente il suo lavorino preliminare. La mattina dopo mi dirigo spedita (mica tanto, devo ancora capire chi sono...) e ARghhh! La macchina del pane mi svela un orrido spettacolo: un impastaccio grumoso e secco.. la sollevo e vedo che gocciola.. Orrore: è partito qualcosa che consente al perno di girare. E anche le mie castagnette lesse e sbucciate!!! La macchina del pane ha un pezzo da sostituire, ma ormai sono andate le castagne. Nel frattempo Farfy rimanda la fine del contest: che fortuna: ha un mercatino improvviso a cui deve partecipare! Evviva, penso: lassù qualcuno mi ama! Ho il tempo di fare un'altra ricetta: una cosa squisita con i marron glaces, che è anche più caratteristica per il nostro blog, che si occupa soprattutto di pasticceria: vado a comprare i marron glaces apposta, mi ritaglio due ore di tempo e mi apparecchio per il lavoro: tutto ok, bel lavoro, bel risultato. Diviso in fasi, preciso, set fotografico pulito (cosa rara, ahimè). E' il momento di prendere la macchina fotografica, metterla sul cavalletto e partire con le foto. L'ho tenuta in carica tutta la notte. Ok, ci siamo. La mia delizia ai marron glaces mi sembra quasi che mi sorrida..punto, scatto, e ..cilecca! La macchina non si è ricaricata, è rotta!!!!

Ma non posso mollare. Frugo nella memoria della macchina, e scovo delle frittelle di castagne non perfettamente sceneggiate (le foto non ci sono per tutte le fasi e le poche che ci sono non sono nemmeno un gran ché) e soprattutto, perfino un po' sbruciacchiate. La crema alla ricotta briaa, poi, fatta da mio marito, più che briaa (ovvero "ubriaca") era venuta "alcolista", tanto era il liquore che ci aveva versato... So che non dovrei pubblicarle, perché Viola ha messo il divieto di pubblicare cose che non siano venute perfette...
Ma no, non posso, devo partecipare per forza. O mi resterà la paura dei contest per il resto della vita. E poi magari a voi questa ricetta verrà benissimo, basta indovinare la tempistica di cottura e il calore dell'olio e non esagerare con il rum ( o anzi sostituirlo proprio col Marsala) per la crema alla ricotta....
Ingredienti
200 grammi di farina di castagne
100 ml di acqua
150 ml di latte
50 grammi di zucchero
60 grammi di uvetta
olio di oliva q.b per friggere
2 cucchiai di zucchero semolato o al velo per decorare
Procedimento
Mettete ad ammollare l'uvetta in una tazza di latte. Mescolate lo zucchero alla farina di castagne e aggiungete a filo acqua e latte. L'impasto viene meglio (per lo meno a me) se si comincia con l'amalgamare la farina con poco liquido e se ne aggiunge il restante in un secondo momento, ma ogni tecnica è buona; l'importante è che alla fine non ci siano grumi. Quando avrete preparato l'impasto, che dovrà restare piuttosto liquido, togliete dal latte l'uvetta, strizzatela, infarinatela e unitela alla farinata.
Mettete abbondante olio in una padella e fatelo scaldare. Prima di versare il grosso dell'impasto buttatene una goccia e verificate così la temperatura dell'olio. Se l'olio è caldo versate l'impasto a cucchiaiate non troppo colme, friggendo le frittelle su entrambi i lati fino alla loro doratura. Mettetele a scolare su della carta paglia. Una volta raffreddate cospargetele di zucchero semolato, nella versione più rustica, a velo, nella versione più fine.
Preparate dunque la riotta briaa
Ingredienti
250 grammi di ricotta
50 grammi di zucchero
1 bicchierino di marsala (la ricetta originale prevedrebbe il cognac, ma poi non lamentatevi se diventa alcolista anche la vostra ricotta)
Procedimento
Passate al setaccio la ricotta e unitela al liquore e allo zucchero
Versate dunque la vostra riotta briaa sulle frittelle e gustatele con un vin santo possibilmente toscano.
Buone frittelle a tutti! E passate da Farfy, che ne vale la pena!