Io vivo, lo avrete capito, perennemente a dieta, e non perché faccia la modella o perché abbia l'ambizione di essere una strafiga. Proprio no. Semplicemente ho un problema: il metabolismo dell'uomo di Neardenthal. Ovvero a risparmio energetico totale. Sull'isola dei famosi sarei una privilegiata. Nella vita normale no. In certe fasi della vita questa mia capacità di assimilare anche l'acqua minerale è stata una fonte di stress inaudita. Soprattutto nell'adolescenza. A quell'epoca, mentre le mie amiche magrissime si facevano laute merende a base di 10 macine 10 inzuppate nella nutella (sapete che detesto citare le marche, ma in questo caso fate conto che sia in analisi e voi siate i miei analisti- e con gli analisti si deve dire tutta la verità fino in fondo), se io ne prendevo una crescevo di mezzo chilo. Non è possibile, direte voi. Vi giuro, possibilissimo. Ho sempre fatto sport, ho sempre avuto una vita piena di impegni, ma niente, il peso era sempre in agguato. L'omeopata che seguiva i miei figli, quando erano piccoli, mi chiese se avevo preso vitamine e ricostituenti, da bambina, una volta che le spiegai il mio problema. Le risposi che sì, in quantità industriali, per bocca, per iniezione e per fortuna di metodi di somministrazione non ne avevano inventati altri, altrimenti di certo mia madre li avrebbe usati... "Ecco ecco..." disse la dottoressa. Nell'intento di far bene mia madre mi aveva condannato all'effetto doping. Dunque una muscolatura supersviluppata e una tendenza ad assimilare anche l'aria e trasformarla in essere umano. Tutto per largo, mai più per lungo dai dodici anni in poi. Ora, non è che io sia deforme. Direi che tutto sommato ho imparato ad accettarmi. Ma la mia "normalità" mi costa uno sforzo costante e quotidiano. Devo dire che la celiachia, che ho scoperto dopo i trent'anni, mi "aiuta" parecchio, perché tutte le tentazioni cui chiunque è soggetto nell'arco della giornata per me sono comunque intoccabili. Per non cadere preda di fissazioni pericolose o disturbi alimentari, ho scoperto, anche grazie ad una dietologa intelligente, la passione per la cucina. Rendere appassionante 50 grammi di pasta non è un'impresa semplice. Ma se quei cinquanta grammi di pasta sono davvero appassionanti allora sono anche gratificanti, e non mortificanti come la fettina in gratella che ricorda la scarpa di Charlot in "La febbre dell'oro".
Seguendo questa logica ho provato a fare le ricette classiche risparmiando calorie, grazie anche ad una strumentazione adeguata, nel mio caso pentole di acciaio con doppio fondo di una famosa marca, per le quali ho speso uno sbotto da giovane ma che ho ammortizzato ampiamente nel corso degli anni. La prima ricetta vale se avete le pentole in questione, la seconda se avete una semplice padella.
Ingredienti della ricetta magra
4 pezzi di pollo compresa coscia e sovracoscia
tre coste di sedano
due carote
2 cipolle
1 kg di pomodori maturi
mezzo bicchiere di vino rosso
2 cucchiaiate di dado (noi abbiamo quello bimby) o 1 dado normale
sale q.b.
pepe se volete
Procedimento
Lavate, grattate e tritate grossolanamente le verdure. Separate sedani e carote dalle cipolle.
Fate scaldare bene la pentola a doppio fondo con il suo coperchio e fate soffriggere le verdure ad esclusione delle cipolle, mescolando continuamente perché non attacchino. Quando carota e sedano avranno preso colore aggiungete le cipolle e soffriggete anch'esse. Togliete le verdure e tenete da parte. Scaldate nuovamente la pentola per qualche secondo e dorate il pollo da tutti i lati per sigillare la carne.
Quando il pollo sarà dorato aggiungete le verdure e sfumate con il vino, sempre a fuoco altro. Sfumato il vino aggiungete il brodo fatto con il dado (ma se avete del brodo vero è anche meglio..) e coprite di liquido per almeno un centimetro la pentola. Incoperchiate e abbassate il fuoco al minimo.
Lavate e fate a tocchetti i pomodori, scoperchiate la pentola e aggiungeteli alla preparazione e aggiustate di sale e pepe. Fate cuocere a fuoco moderato almeno un'ora. Qualora il brodo di cottura si fosse asciugato siate pronte ad aggiungerne ancora. Verificate la cottura, prima di servire, perché sapete che ha troppe variabili, e che, soprattutto, il pollo crudo fa davvero schifo...
Ingredienti della ricetta grassa
4 pezzi di pollo compresa coscia e sovracoscia
mezzo bicchiere di olio evo
tre coste di sedano
due carote
2 cipolle
1 kg di pomodori maturi
mezzo bicchiere di vino rosso
2 cucchiaiate di dado (noi abbiamo quello bimby) o 1 dado normale
sale q.b.
pepe se volete
Procedimento
Lavate, grattate e tritate grossolanamente le verdure. Separate sedani e carote dalle cipolle. Fate scaldare l'olio in una padella ampia e fate soffriggere le verdure ad esclusione delle cipolle, Quando carota e sedano avranno preso colore aggiungete le cipolle e soffriggete anch'esse. Togliete le verdure e tenete da parte. Scaldate nuovamente la padella, aggiungendo olio se necessario e dorate il pollo da tutti i lati per sigillare la carne.
Quando il pollo sarà dorato aggiungete le verdure e sfumate con il vino, a fuoco alto. Sfumato il vino aggiungete il brodo fatto con il dado (ma anche in questo caso se avete del brodo vero è meglio..) e coprite di liquido per almeno un centimetro la pentola. Incoperchiate e abbassate il fuoco al minimo.
Lavate e fate a tocchetti i pomodori, scoperchiate la pentola e aggiungeteli alla preparazione e aggiustate di sale e pepe. Fate cuocere a fuoco moderato almeno un'ora. Qualora il brodo di cottura si fosse asciugato siate pronte ad aggiungerne ancora. Anche in questo caso verificate la cottura prima di servire. Il pollo, anche se ben condito, crudo fa inesorabilmente schifo.
La prova sapore è soddisfacente, ma si sa, chi è abituato al cibo condito e più tradizionale un po' soffre..
Per sdrammatizzare vi lascio il video di Meghan Trainor.
Pensate, lo ballo anch'io, a Zumba. Forse imparerò qualcosa sull'autoaccetazione, prima o poi... Forse?
"All About That Bass"